Dolcetto, scherzetto
Un’affluenza e una partecipazione superiori alle aspettative: c’erano persone che erano state alla nostra festa l'anno scorso e che sono tornate, portando nuovi amici. Questo significa che il nostro Halloween party è stato apprezzato e quest’anno lo sarà ancora di più. Già dopo un’ora dall’apertura, si poteva constatare che le vendite alla griglia e al bar andavano alla grande...
Ma il fulcro della festa era il giro dolcetto/scherzetto per le case del paese, cercando di recuperare più dolcetti possibile. Quest’anno c’era una novità: la richiesta dei dolci casa per casa era abbinata ad una caccia al tesoro mostruosa.
I bambini sono stati divisi in due gruppi. Io ne ho accompagnato uno, assieme ad altri ragazzi della Pro loco. Siamo partiti girando per il paese e suonando un po’ a tutti, sperando di trovare indizi per questa caccia al tesoro.
I sei indizi erano fondamentalmente dei giochi: cruci-puzzle e ricerca delle differenze, improntati ad Halloween.
Ma la cosa che mi è piaciuta molto, e che è piaciuta anche ai ragazzi, è stata la serie di domande inerenti l’origine della festa, importata dagli Stati Uniti, ma nata in Europa, precisamente in Irlanda. Abbiamo scoperto che prima delle zucche si intagliavano le rape! Ho notato grande partecipazione di tutti i bambini: c’erano tanti che erano già consapevoli, altri che invece guardavano con la faccia stupita, affascinati da queste nuove informazioni.
Poi abbiamo continuato con una caccia al tesoro naturale, dove tutti i bimbi si sono dovuti impegnare nella raccolta di semi dalla forma curiosa, castagne, gusci, foglie di colore e di forma diversi; anche questa attività è stata molto bella.
Per finire, rientrati dopo un bel giro e tanti chilometri percorsi sulle proprie gambe, c’è stato un bellissimo rinfresco per tutti, ricco di dolci, con la cioccolata per i bambini.
Anche gli adulti si sono divertiti: ce n’erano tantissimi mascherati. Dall’inizio alla fine della serata, non sono riuscita a capire chi fossero alcuni dei miei compagni di avventure, perché tanti si sono nascosti fino alla fine dietro la maschera.
Il merito del successo della festa va anche a tutte le persone che, nelle case, hanno risposto con entusiasmo alle nostre richieste di dolcetti, permettendo a tutti i bambini di riempire il proprio secchiello di leccornie.
3 novembre 2024, Silvia M.
Halloween party
E prima di Halloween?
Brivido, terrore, raccapriccio; la pulsione un po’ morbosa di spaventarsi e spaventare. C’è chi pensa che sia un’invenzione recente, ma non è vero.
Racconta Natalina, novantasette anni:
“Quando eravamo bambini, la zia Luzìa ci terrorizzava con la storia della cascia servadega. Di sera, stretti l’un l’altro per la paura, gli occhi sbarrati nella penombra, con la fiamma del focolare che faceva danzare le ombre. La zia faceva paura a noi ed era impaurita lei stessa, perché convinta di quello che raccontava. Bastava un latrato nella notte a darle lo spunto. Secondo la zia, era il segnale: stava passando l’orda infernale, la muta dei cani che, posseduti dalle anime dei dannati, vagavano alla ricerca delle loro vittime. Guai ad aggirarsi nella notte, soprattutto vicino ai crocicchi e ai cimiteri! Il malcapitato viandante, imbattendosi nella muta, si doveva difendere con amuleti e preghiere, ma poteva non bastare: correva comunque un rischio altissimo di morte e di dannazione.”
La cascia servadega è la versione locale della caccia selvaggia, un mito con diffusione europea, certamente presente nel nostro territorio fin dal Medioevo, con riferimenti letterari già nel Trecento: Dante, Boccaccio.
Tutto sommato, meglio che queste narrazioni terrifiche siano oggi slegate da una convinzione religiosa ingenua e stralunata, al limite della superstizione, come quella della vecchia zia Luzìa.
25 ottobre 2024, Laura V.
Sapori d'autunno
L'asilo di Bedero è in piena attività. Per festeggiare la ripartenza, invita tutti quanti alla sua festa: un menu vario e goloso in ambiente riscaldato con servizio ai tavoli, un'atmosfera calda e rilassata tutta da godere, adatta a grandi e piccini. Alla Baita del Fondista di Cunardo, per accogliervi più numerosi che mai.
Si ricorda lo spettacolo di magia di domenica mattina, dedicato ai più piccoli. La tombolata e l'asta di sabato e domenica sera offriranno in premio anche i prodotti dell'orto coltivato dai bambini, che sono molto orgogliosi di avere contribuito all'iniziativa.
Decine di volontari sono al lavoro per una perfetta riuscita della festa, speriamo che anche il meteo dia il suo contributo.
Tutto il ricavato va a sostegno dell'asilo di Bedero, che è costantemente alla ricerca di risorse per far quadrare i conti.
18 ottobre 2024, dall'asilo
Musica in corte - 14 settembre 2024
Salotto in piazza
Ecco il racconto fotografico della festa
Sono seduto a lato della piazza, soprannominato "notaio" perché controllerò e convaliderò le cartelle vincenti.
Siamo all' inizio della tombola e guardo compiaciuto le tavolate in piazza, tutte occupate dai giocatori. Ci sono anche persone sedute sui muretti. Il numero totale è superiore alle più rosee previsioni e questo fatto ha galvanizzato tutti noi.
Poi sposto lo sguardo e vedo un brulicare di magliette azzurro/blu attorno alla zona cucina, da cui proviene un'invitante profumo di salamella.
Cala il buio e dietro di me si accende una lampada, tant'è che un gruppo di bontemponi mi consiglia di girarmi dall'altra parte così mi abbronzo meglio!
Per arrivare a tutto ciò naturalmente ci siamo incontrati più volte, per preparare tutto nei minimi particolari.
È vero che le tombolate in piazza hanno sempre avuto successo, ma per la Pro loco era la prima volta dopo diversi anni che non si faceva, quindi non era facile preventivare il quantitativo alimentare.
Invece l'affluenza è stata superiore alle previsioni più ottimistiche e questo ha riempito di gioia non solo lo staff organizzativo ma anche i bederesi e villeggianti, riuniti tutti come in un grande salotto per fare comunità e aggregazione .
Tutto comincia dal sabato pomeriggio alle 14:30 per allestire la piazza stessa con tavoli, sedie, cucina, palchetto e attrezzature varie.
Alle 19:00 si aprono le danze con la cucina subito presa d'assalto.
Le ore passano veloci e verso le 21, per cominciare a scaldare la serata, si fanno degli indovinelli a premi, legati al nostro paese. Le risposte non si possono trovare su Google…
Il tavolo centrale è imbandito con numerose cinquine e tombole. La possibilità di vincere un premio è davvero alta.
La tombola luminosa e i due valletti in centro piazza fanno un effetto spettacolare .
Idem il presentatore, vestito in maniera impeccabile .
Verso le 23 finisce il gioco e decine di volonterosi smontano in poco tempo tutto quanto, lasciando la piazza pulita e conferendo tutti i rifiuti in modo differenziato. Anche questo vuol dire essere Pro loco.
Tuttavia nessuno vuole andare a casa. Il nostro bar è ancora aperto, la temperatura esterna perfetta, l'umore alle stelle, praticamente sono tutti carichi a molla...
Comincia la seconda parte della serata, con momenti di allegria e spensieratezza. E soprattutto: nessuno con il cellulare in mano!
Si torna a casa pensando come sarebbe bello avere più spesso la piazza gremita di persone e non di auto.
21 agosto 2024, Roberto D. Z.
Tombolata - 17 agosto 2024
Salamella, anguria, giochi e ricchi premi!
10 agosto 2024
Pauper pauperibus
Oggi, 21 luglio 2024, gli alpini fanno festa. Ma non dimenticano: memoria e impegno sono i loro valori. L’omaggio ai caduti è un momento irrinunciabile.
Alla baita, il ritrovo. Gli alpini, gli amici, la banda. La bandiera nelle mani di un giovane è simbolo di un passaggio di consegne tra generazioni.
Il vessillo della Sezione affiancato al gonfalone del Comune rappresentano le istituzioni del territorio che attivamente si confrontano.
Ecco gli alpini, con gagliardetto e cappello d’ordinanza. Segni di riconoscimento, portati con orgoglio per una vita intera.
Gli echi della banda risuonano nelle vie del paese, da una piazzetta all’altra, entrambe dedicate a un caduto. Ad una marcia vivace si alterna il silenzio, cadenzato dai passi sul selciato e scandito dai tonfi sordi della grancassa, evocativi di fatti guerreschi.
Il corteo sfila nel centro storico, nelle stesse strade che videro giocare e rincorrersi quei bambini che, presto cresciuti, avrebbero lasciato memoria di sé sul monumento del leone.
E se il loro ricordo aleggia ancora attorno al monumento, ecco le note della banda che lo lambiscono e lo ravvivano, guidando il corteo degli alpini.
Sfilano i gagliardetti davanti al monumento e arrivano nella piazza, dedicata alla battaglia decisiva di Vittorio Veneto, che segnò la fine della Grande Guerra.
Inno nazionale, in alto le bandiere: alla presenza del pubblico e delle autorità, si prepara il momento più solenne della mattinata.
Alberto cerimoniere chiama la formazione per deporre la corona commemorativa: il vessillo della Sezione e il gagliardetto del Gruppo degli alpini, la corona d’alloro, l’omaggio floreale per la Madonnina, don Valerio per la benedizione, il gonfalone del Comune.
Il leone dista solo pochi passi. La sfilata è breve, ma il clima è intenso e solenne. Gli astanti parlano sottovoce, la tromba suona il silenzio.
Ai dieci caduti nella Grande Guerra, ai tre che morirono nella Seconda Guerra Mondiale, a quelli noti e a quelli dimenticati, a tutti i giovani che persero la vita prima ancora di averne fatto esperienza e agli uomini più maturi che lasciarono alle spose e ai figli un’eredità di dolore e rimpianto.
A tutti loro è dedicato questa commemorazione. E a tutti noi, un augurio di pace e giustizia.
Don Valerio impartisce la benedizione e invita alla preghiera, perché sia vigile la coscienza di ognuno, le risorse della terra e dell'ingegno umano non siano impegnate in armi di distruzione e di morte, si ravveda chi opprime e uccide il proprio fratello, siano accolti nella santa Gerusalemme le vittime innocenti di tutte le stragi e i caduti per la causa della libertà e della giustizia.
La cerimonia continua davanti al Municipio. In rappresentanza del gruppo di Bedero-Masciago, Pinuccio dà il benvenuto.
Il sindaco di Masciago porta il saluto e il ringraziamento delle istituzioni.
Il presidente della Sezione, Michele, rammenta che quest’anno si celebrerà il centenario della Sezione di Luino con importanti festeggiamenti, nel mese di settembre.
E rammenta che le cose importanti si riescono a fare quando il pronome io lascia posto al noi. Un insegnamento valido per gli alpini e per tutti.
E la chiusura non può che essere quella della tradizione.
Alpini, attenti!
Viva gli alpini!
Viva l’Italia!
26 luglio 2024, Laura V.
Buon compleanno Pro loco!
19 luglio 2023: un anno fa, si svolgeva l'assemblea costitutiva. Quante idee, quanto entusiasmo!
19 luglio 2024
Bomba o non bomba
In un mese di meteo pazzo, in una settimana di piogge quotidiane, in una data in cui potrebbe succedere di tutto... riusciremo a farla, questa festa d’estate?
La mattina, l’oracolo del meteo svizzero, che gode di grande prestigio dalle nostre parti, prevede una bomba d’acqua tra Bedero e Ganna, alle 19.10: sessanta millimetri in un’ora!
Vada come vada, la festa si farà.
Nella canicola del primo pomeriggio, la festa comincia. Deserti gli spazi assolati, le attività fervono negli scampoli d'ombra.
Iniziano i tornei. La sfida si fa agguerrita sotto i gazebo del calcetto.
Anche il ping pong vede impegnati numerosi concorrenti.
Nel campo da basket, dove l’ombra degli alberi attenua l’afa, ferve la gara dei due contro due. Anche qui la partecipazione è superiore alle attese: competitività e divertimento garantiti.
E in uno spicchio d’ombra in prossimità delle cucine, comincia il servizio ristoro.
Con il progredire delle ore, una spettacolare cortina di nubi si alza a coprire il cielo e una ventilazione fresca dà sollievo agli atleti accaldati.
Poi laggiù nella valle, a nord, si addensano pesanti nuvoloni neri… Cosa ci preparano?
Ma bomba o non bomba, i tornei proseguono.
Mentre le tende dei gazebo si gonfiano come vele, i giocatori si caricano sempre di più di adrenalina e di energia.
Siamo prossimi alle partite decisive, che stabiliranno i vincitori.
Intanto, si intensifica il lavoro del team della ristorazione e inizia la distribuzione dei panini caldi.
È tempo di premiazioni: esultanza di chi si è classificato e gioia condivisa per tutti quelli che hanno partecipato.
Bello e significativo è che si siano affrontati atleti di tutte le età: è stata una festa dello sport condivisa, a misura di paese.
Porco di qui, porco di là: il ricco menu non lascia scampo alle minoranze, religiose e non. Si poteva sempre ripiegare sulle patate, vabbé...
Non c’è dubbio: il vincolante parere della maggioranza è favorevole al porco, in tutte le varianti. Che festa sarebbe senza le salamelle?
E infatti ecco i compaesani ai tavoli... Giusto un attimo prima della tempesta.
Smantellati in fretta e furia i gazebo prima che prendano il volo, tutti al riparo!
Piove sui campi da gioco, sui tavoli, sulla cassa e sulla cassiera, sugli scontrini, nei piatti e nei bicchieri degli avventori.
Per fortuna è un breve temporale e non la bomba d’acqua annunciata dal meteo svizzero.
E sotto le ultime gocce di pioggia, tutti fuori ad esultare, felici per lo scampato pericolo.
Ecco che termina il giorno più lungo dell’anno. Un tramonto lento, con il sole in discesa che accompagna per un tratto, accarezzandolo, il fianco rotondo del Monte San Martino.
Il cielo si illumina e dà alla valle un’atmosfera magica. La festa si anima di musica e di balli.
Questo arco nelle nuvole è il tocco finale: il premio per chi si è adoperato per la riuscita della festa, che ha affrontato il rischio senza lasciarsi spaventare e che ora si rallegra per il risultato ottenuto.
Sembra impossibile che sotto questo stesso cielo, in questo stesso momento che qui è di luce e di gioia, si combattano le guerre…
Sia pace agli uomini di buona volontà.
23 giugno 2024, Laura V.
Bedero Summer Fest, 22 giugno
Già fervono i preparativi nell'area sportiva rimessa in funzione.
Sarà festa grande!
Asilo, assemblea annuale
Grazie all'impegno di tutti, vi sono segnali di ripresa: aumento delle iscrizioni e progetti per il futuro.
Nel momento cruciale, non venga meno la partecipazione!
Asilo, campagna soci 2024
Se volete, potete documentarvi sulla storia dell'asilo seguendo la pagina STORIA del suo sito.
Dagli archivi emergono documenti interessanti, che raccontano una storia di impegno collettivo.
Leggere per credere!
Raccolta del ferro
I rottami che abbiamo riesumato al Murinasc troveranno la giusta strada per il cassone. Avanti con la raccolta!
Attenzione: la data è stata posticipata da fine aprile al 4 e 5 maggio.
Giornata ecologica - 23 marzo 2024
Faremo pulizia di grosso nella valletta del Murinasc.
Sicuramente il lavoro non si esaurirà in questa mattinata, ma proseguirà con interventi di finitura, dopo che avremo affrontato i rifiuti più difficili da rimuovere.
L'obiettivo di questa giornata è mobilitarci con mezzi, attrezzature e forza di braccia costituendo un gruppo che possa poi, in più riprese, risanare il corso del torrente.
Munitevi di scarponi: il terreno è scosceso e scivoloso.
Portate il piccone , se per caso lo avete: alcuni rifiuti sono incastrati tra le rocce.
Secchi e sacchi resistenti possono servire per issare i rifiuti più piccoli su per la scarpata.
E vi raccomando: proteggetevi con guanti da lavoro!
16 marzo 2024, Gabriele K.
Un gesto verde per il nostro futuro
Piantumazione all'asilo e alla Madonnina l'8 e 9 marzo e poi...
Sabato 16 marzo
ore 15.00, nel giardino dell'asilo
GRANDE FESTA DELL'ARIA APERTA
degli alberi, del bosco, della montagna
e della comunità che se ne prende cura
Animazione e merenda per i bambini
e per chi li accompagna
Vi aspettiamo tutti!
Dall'otto di marzo, il giardino dell'asilo ospita nuove piante
Dal nove di marzo, le nostre giovani piantine aiutano la rigenerazione del bosco della Madonnina degli alpini, danneggiato da eventi climatici estremi nel recente passato
9 marzo 2024, dall'asilo
Assemblea dei soci 2024
Ti aspettiamo per progettare il 2024.
In occasione dell'8 marzo, un omaggio a tutte le donne presenti